Ecco la traduzione dell'articolo del Times.
LOLA KIRKE: NON L'OMBRA DI SUA SORELLA
ANNI: 23
CITTA' NATALE: nel West Village di Manhattan.
ORA VIVE: in un appartamento nell'East Village pieno di vestiti, strumenti musicali e ricordi.
RICHIAMO ALLA FAMA: è la sorella minore di Jemima Kirke, la star di "Girls". Lola Kirke sta avendo un immediato successo come attrice, approdando con ruoli in film diretti da David Fincher e Noah Baumbach.
GRANDE OCCASIONE: Durante l'ultimo anno al Bard College, si esibiva in una banda di paese tutta al femminile quando un agente della ICM Partners l'ha notata e scritturata.
Dopo il diploma nel 2012, tornò a New York e subito trovò lavoro in un film di Mr. Baumbach. Poco dopo è stata lanciata in "Mozart in the Jungle", Original Series creata da Roman Coppola, Jason Schwartzman, Alex Timbers e Paul Weitz. Kirke, che interpreta un'oboista, è da poco entrata in contatto con musica classica. «Sono molto eccitata di averla scoperto così tardi», ha detto. «E' come scoprire i Led Zeppelin.»
L'ULTIMO PROGETTO: «Mia madre ha letto due libri l'anno scorso. Uno era 'Cinquanta Sfumature di Grigio', l'altro era 'Girl Gone'» ha detto Lola. «Era come, 'Per favore, non fare mai il provino per "Cinquanta sfumature di grigio" Per favore fai il provino per "Girl Gone" » Come si è visto, è stata invitata a leggere entrambi adattamenti cinematografici, e ha ottenuto un piccolo ma fondamentale ruolo di una ladra in "Girl Gone," diretto da Mr. Fincher e che uscirà il 3 ottobre, «mia madre era molto felice di questo,» ha detto.
LA PROSSIMA COSA: sta cercando la sua opportunità nella cinematografia producendo il suo primo lungometraggio su una giovane coppia che si sposta temporaneamente in una comunità di pensionati. Recita anche lei. Ha detto che quando non recita «Passo un sacco di tempo a fare acquerelli e suonare nel mio appartamento».
NON PIU' IN INCOGNITO: «Sicuramente avrei voluto essere famosa da bambina, ma è successo più tardi, mi sento meno a mio agio con ciò», ha detto. «Ho il meglio dei due mondi. Vado a lavorare e non vengo affatto riconosciuta, se non come la sorella di Jemima, il che è buffo».
fonte www.nytimes.com
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